L’importanza della localizzazione nel trasporto di rifiuti
Il RENTRI, istituito con il Decreto del 4 aprile 2023 n. 59, rappresenta il nuovo sistema per la tracciabilità dei rifiuti in Italia. Esso sostituisce i tradizionali registri cartacei, introducendo un sistema digitale che semplifica la gestione e rende più efficiente il monitoraggio del flusso dei rifiuti. Secondo la normativa, tutti i dati relativi alla produzione, trasporto e trattamento dei rifiuti saranno trasmessi al RENTRI, migliorando la trasparenza e prevenendo attività illecite. L’iscrizione al sistema sarà obbligatoria a partire dalla fine del 2024 per le imprese coinvolte nella gestione dei rifiuti.
Nel contesto della crescente attenzione verso la sostenibilità e la gestione dei rifiuti, la tracciabilità è diventata un aspetto cruciale.
Obiettivi del RENTRI:
Il GPS è obbligatorio e sarà necessario dotare i veicoli utilizzati per la raccolta e il trasporto di sistemi satellitari per il monitoraggio. Questo obbligo assicurerà che ogni operazione sarà tracciata in tempo reale, migliorando la supervisione e la conformità normativa. L’implementazione del GPS sui mezzi di trasporto dei rifiuti offre diversi vantaggi: posizione in tempo reale, monitoraggio continuo, notifiche, integrazione con altre piattaforme, report competi e dettagliati.
Devono iscriversi al RENTRI:
Dal 15 dicembre 2024 al 13 febbraio 2025: ci sarà l’obbligo di iscrizione per le imprese coinvolte. I Produttori esentati ma con obblighi parziali sono produttori di rifiuti non pericolosi (ad esempio, attività agricole o commerciali con meno di 10 dipendenti) che non dovranno iscriversi al RENTRI ma saranno comunque tenuti a rispettare determinati obblighi, come l’utilizzo del formulario in formato cartaceo.
Fino a oggi sia il FIR che il registro di carico e scarico erano in formato cartaceo e conservati presso l’impresa ma con la nuova tracciabilità, tutta questa documentazione sarà in formato digitale, i dati del FIR e del registro saranno conservati presso l’impresa e trasmessi al RENTRI.
Nel dettagio vediamo chi deve iscriversi:
Le imprese, gli enti e le organizzazioni che producono, trattano o trasportano rifiuti o che operano in qualità di commercianti intermediari; Le associazioni di categoria che rappresentano le imprese e i fornitori di soluzioni tecnologiche. Devono iscriversi gli operatori professionali ovvero enti e imprese che trasportano, recuperano, smaltiscono o intermediano rifiuti; Consorzi per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti; I produttori di rifiuti pericolosi; I produttori di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, artigianali o derivanti dal trattamento di rifiuti, acque e fumi con più di 10 dipendenti.
Le scadenze per effettuare l’iscrizione sono diversificate in base all’attività e al numero di dipendenti. I grandi produttori e operatori professionali si dovranno iscrivere a partire dal 15 dicembre ed entro il 13 febbraio 2025. Invece, non devono iscriversi ma dovranno comunque utilizzare il RENTRI, i produttori di alcune tipologie di rifiuti non pericolosi ad esempio, rifiuti di attività commerciali, agricole, costruzioni e demolizioni.
L’obbligo di localizzazione tramite GPS e la digitalizzazione dei registri segnano un’importante svolta per il settore dei rifiuti in Italia. Queste innovazioni non solo garantiscono il rispetto delle normative, ma rappresentano anche un contributo significativo alla tutela dell’ambiente.
Prepararsi in anticipo è essenziale: le aziende devono registrarsi al RENTRI, scegliere soluzioni GPS affidabili e adottare pratiche che facilitino la transizione digitale. Oltre a evitare sanzioni, questa evoluzione contribuirà a una gestione più efficiente e sostenibile dei rifiuti, supportando l’intero sistema verso un futuro circolare e tecnologico.
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