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Rimborso ritardi al carico: cosa cambia con la nuova normativa

Rimborso ritardi al carico: le novità della normativa

La Camera dei Deputati ha approvato un emendamento al Decreto Infrastrutture che introduce importanti novità per il settore dei trasporti. Da oggi, i ritardi al carico superiori a 90 minuti prevedono un indennizzo automatico.

Le principali modifiche sono:

  • Il limite di franchigia scende da 120 a 90 minuti.
  • Nei 90 minuti rientrano anche i tempi di attesa dovuti a ritardi del committente.
  • L’indennizzo previsto è di 100 €/ora o frazione, anche oltre i tempi contrattuali.
  • Tachigrafo intelligente e sistemi GPS sono riconosciuti come prove legali dell’attesa.

 

Come ottenere il rimborso per ritardi al carico?

Per richiedere l’indennizzo, è necessario fornire prove documentali dell’attesa. Le principali modalità riconosciute dalla normativa sono:

  • Tachigrafo intelligente di 2ª generazione
  • Sistemi di geolocalizzazione satellitare (GPS)

TOPFLY supporta le aziende con strumenti e procedure specifiche:

  • Report dettagliati dei tempi di attesa conformi alla legge.
  • Moduli standard per la richiesta di indennizzo.
  • Procedure operative per il recupero dei tempi di attesa documentati.

L’utilizzo di tachigrafo e sistemi di localizzazione non è più opzionale, ma indispensabile per:

  • Dimostrare con precisione i tempi di attesa.
  • Evitare contestazioni legali da parte di committenti o caricatori.
  • Massimizzare l’indennizzo senza errori o ritardi burocratici.

Con questi strumenti, le aziende possono trasformare un’attesa lunga in un diritto economico concreto.

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Rimborso ritardi al carico: una tutela concreta per le imprese di trasporto